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Le 03 octobre 2009
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J.O. à Venise en 2020 ?

Galan et Cacciari viennent de se mettre d'accord pour présenter la candidature de Venise aux J.O. de 2020

Virginie sur le forum

Gazzettino, Sabato 3 Ottobre 2009,
Venezia

Ore 19.02, subito dopo aver annunciato l’assegnazione delle Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro, l’agenzia Ansa batte una dichiarazione congiunta del sindaco Massimo Cacciari, del “governatore” Giancarlo Galan, dell’assessore veneto al turismo Franco Manzato e del presidente regionale di Confindustria Andrea Tomat: «Olimpiadi, ora sogna Venezia: nel 2020 qui da noi». Una notizia che fa in un lampo il giro del Paese tra entusiasmi e perplessità. È infatti da due anni (luglio 2007, sindaco Veltroni) che Roma aveva annunciato la sua aspirazione a bissare i Giochi del 1960, ipotesi ribadita ieri con forza da Gianni Alemanno.
Missione impossibile competere con la capitale? Qui non la pensano così e non deve essere un caso che nessuno, a parte i diretti interessati, fosse al corrente di questa iniziativa. Quello che è certo è che su questo fronte si è sviluppato un asse segreto Cacciari - Galan che, nonostante le mille baruffe che li hanno contraddistinti, sui temi più importanti (Mose escluso) si sono trovati quasi sempre d’accordo.
«Venezia - ha detto subito dopo la decisione del Comitato olimpico internazionale - è una città-icona unica nel mondo e gode di una riconoscibilità universale. Le Olimpiadi sono il più grande evento internazionale e promuovere ed organizzare i Giochi nel 2020 permetterebbe alla città e all’intera area metropolitana oggi rappresentata dal triangolo Venezia, Padova e Treviso di accelerare i numerosi progetti di riqualificazione e rilancio, che da anni riempiono l’agenda delle Istituzioni di questo territorio».
Qualcuno pensa che si tratti di una boutade elettorale, ma intanto è già stato deciso che il gruppo di lavoro avrà sede negli uffici della Regione, a Mestre. Per Galan “Venezia 2020 potrebbe rappresentare un progetto strategico per lo sviluppo infrastrutturale dell’intera Regione”.
La “benedizione” degli imprenditori non è secondaria: «Appoggiamo l’iniziativa di avviare una seria analisi sulla candidatura».
Fullin e Miani